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LA BANCA DEGLI OCCHI, UN PONTE TRA LA DONAZIONE E IL TRAPIANTO

L'attività di eye banking di Fondazione Banca degli Occhi ha lo scopo di offrire ai chirurghi oftalmologi un servizio di raccolta, selezione e distribuzione di cornee idonee al trapianto. Il processo è orientato a garantire la sicurezza, il costante monitoraggio e la massima qualità possibile dei tessuti corneali.

I principali obiettivi che Fondazione Banca degli Occhi si pone, rispetto all'attività di raccolta, selezione e distribuzione dei tessuti, sono:

  • Diminuire i tempi di attesa del trapianto legati alla disponibilità dei tessuti
  • Garantire la sicurezza, affinché non ci sia rischio di trasmissione di patologie da donatore a ricevente
  • Garantire la migliore qualità dei tessuti, affinché il trapianto sia ottimale e duraturo
  • Diversificare la tipologia di tessuti distribuiti, utili in caso di situazioni cliniche complesse

 

 

COSA FA LA BANCA DEGLI OCCHI
1. La raccolta dei tessuti

In Fondazione Banca degli Occhi opera  l'ufficio Medicina delle Donazioni che, in sinergia con il Sistema Regionale Trapianti e in quotidiano contatto con i Coordinamenti Ospedalieri per i Trapianti del Veneto, si attiva ogni qual volta sia possibile procedere ad una donazione di tessuti oculari. Un team di medici appositamente formati da Fondazione Banca degli Occhi esegue i prelievi di cornea e di altri tessuti presso gli ospedali del Veneto, 7 giorni su 7, con l'obiettivo di garantire la migliore qualità dei tessuti prelevati e il massimo rispetto delle condizioni fisiche del donatore.


La Medicina delle Donazioni si occupa inoltre di garantire la massima sicurezza del tessuto escludendo, tramite intervista al medico di famiglia, ai familiari o ai conoscenti del donatore o al personale ospedaliero, patologie e/o condizioni che potrebbero mettere a rischio la salute del ricevente.

Fondazione Banca degli Occhi gestisce direttamente la fase di prelievo delle cornee per tutti gli ospedali del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.

 

2.  L’Analisi biologica dei tessuti

Tutte le cornee raccolte vengono valutateselezionate e conservate in attesa della distribuzione all’interno del nostro Laboratorio di Eye Banking. A tal fine Fondazione Banca degli Occhi dispone al proprio interno di un laboratorio con personale qualificato. Per ridurre le probabilità di infezione, in laboratorio sono adottate tecniche di lavorazione in asepsi.

All’interno del Laboratorio di Eye Banking Fondazione opera al fine di garantire la massima qualità del tessuto intervenendo, se necessario, anche alla preparazione di lenticoli per interventi più selettivi di trapianto, per permettere una maggior efficacia dei trapianti in risposta alle esigenze di cura dei chirurghi oftalmologi e di salute dei pazienti.

 

3. La preparazione dei tessuti

All'interno del laboratorio di eye banking si procede anche alla preparazione del tessuto che viene lavorato secondo la tipologia di trapianto a cui è stato destinato. A seconda dei risultati della fase di selezione delle cornee e delle scelte chirurgiche del centro di trapianto, la banca degli occhi è in grado di preparare lenticoli anche molto sottili per interventi più selettivi, per permettere una maggior efficacia dei trapianti in risposta alle esigenze di cura dei chirurghi oftalmologi e di salute dei pazienti.

 

4. L'invio per trapianto

Dopo essere state analizzate, processate e conservate in Fondazione, le cornee ritenute idonee vengono inviate, su richiesta, alle strutture sanitarie per essere trapiantate. Attualmente, oltre il 40% di trapianti a livello nazionale vengono effettuati con tessuti raccolti e processati da Fondazione Banca degli Occhi del Veneto.

 

5. Il follow-up per la sicurezza dei trapianti

Il follow-up è indispensabile per migliorare continuamente il livello di sicurezza e di efficacia del processo stesso. Per tutti i tessuti distribuiti, Fondazione Banca degli Occhi:

  • raccoglie dai chirurghi le informazioni relative ai riceventi, mediante una specifica modulistica: questo assicura la rintracciabilità del tessuto distribuito e consente al chirurgo di monitorare la condizione clinica del paziente sottoposto al trapianto
  • dispone di una procedura che permette ai chirurghi di comunicare immediatamente gli eventi o le reazioni avverse gravi
  • registra e valuta nel periodo compreso tra i 3 e i 12 mesi dopo l'intervento i possibili eventi avversi o le reazioni avverse gravi

 

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