
LE AREE DI RICERCA DI FONDAZIONE BANCA DEGLI OCCHI





LA CORNEA
LA CONGIUNTIVA
- Rigenerazione dell’epitelio congiuntivale attraverso la terapia cellulare
LA RETINA
- Degenerazione Maculare Senile
LE MALATTIE RARE
- EEC Syndrome
- Aniridia
- Cheratocono
- Reti e progetti europei sulle malattie rare
COVID19 E EYE BANKING
- Analisi e valutazione dei tessuti oculari processati da inizio pandemia, in relazione al Covid 19

- Innovazioni nel trapianto di cornea e nuovi processi di preparazione dei tessuti
- Distrofie corneali e rigenerazione endotelio
- Terapie avanzate per il trapianto di cellule staminali corneali
- Ricerca in eye banking
INNOVAZIONI NEL TRAPIANTO DI CORNEA E NUOVI PROCESSI DI PREPARAZIONE DEI TESSUTI (PRE-CARICATI PER DMEK)
Ricerca sulla cornea e innovazioni nelle tecniche di preparazione ed innesto dei tessuti per trapianto, in collaborazione con i chirurghi oftalmologi. Gli studi interessano la cura di patologie quali il cheratocono, le distrofie corneali ed in particolare le distrofie endoteliali, leucoma, traumi, ulcere e altre patologie oculari.
Negli ultimi anni il trapianto di cornea a tutto spessore (cheratoplastica perforante o PK) è stato sempre più sostituito dal trapianto lamellare anteriore o posteriore (endoteliale), da interventi cioè più selettivi in cui non si sostituisce più l’intera cornea, ma solo lo strato specifico che risulta danneggiato. Fondazione Banca degli Occhi è dunque impegnata in più progetti di ricerca per l’attivazione e il perfezionamento di nuovi protocolli per la preparazione in banca di segmenti di tessuto corneale proveniente da donatore: lenticoli per lamellari anteriori, DSAEK (Descmetic Stripping Automated Endothelial Keratoplasty), DSEK (Descemets Stripping Endothelial Keratoplasty), DMEK (Descemet membrane endothelial keratoplasty), tessuti sempre più selettivi, in grado di aumentare qualità, sicurezza ed efficacia clinica del trapianto di cornea.
Ne sono un esempio gli studi per ottenere membrane per interventi di Descemet Membrane Endothelial Keratoplasty (DMEK) pre-caricate e pre-validate in modo da poter fornire al chirurgo dei tessuti correttamente orientati, evitando pertanto traumi e/o danni al tessuto e rendendo questo tipo di chirurgia più veloce e sicura rispetto ad un tradizionale trapianto DMEK.
Anche per ser supportare questi processi è nato ICOP (L’INTERNATIONAL CENTER FOR OCULAR PHYSIOPATHOLOGY) dove un’équipe di ricercatori affianca l’attività degli operatori di banca degli occhi, dei chirurghi oftalmologi e di soggetti che in diversi campi operano in progetti sulla fisiopatologia dell’occhio. A questo si affiancano i test e lo sviluppo di strumenti per la conservazione della cornea come liquidi e terreni, lo sviluppo e la validazione di nuovi ausili e strumenti chirurgici, e lo studio di nuovi supporti clinici, nel campo dei colliri oftalmologici e non solo, a beneficio dei pazienti.
DISTROFIE CORNEALI E RIGENERAZIONE DELL’ENDOTELIO CORNEALE
La terapia cellulare applicata al trapianto endoteliale per migliorare l’efficacia degli interventi sul paziente
Lo scopo del progetto è la messa a punto di un protocollo di crescita delle cellule corneali endoteliali per poter realizzare un prodotto di terapia cellulare pre-caricato e pronto per essere utilizzato dal chirurgo oftalmologo per la realizzazione di interventi di Descemet Membrane Endothelial Keratoplasty (DMEK). Questo permetterebbe al chirurgo di avere a disposizione un prodotto di terapia cellulare per migliorare l’efficacia dell’innesto sul paziente. Il procedimento potrebbe essere particolarmente indirizzato alla cura delle distrofie corneali di tipo endoteliale, quali la distrofia di Fuchs.
Un ulteriore progetto prevede la possibilità di trapianto autologo di cellule corneali endoteliali a partire da biopsie effettuate sul paziente stesso, evitando così l’utilizzo di cellule da donatore e l’eventuale rigetto.