 
	STRANA LA VITA, PROPRIO IO UNA TRAPIANTATA ...
Una testimonianza semplice, poche parole ricevute per lettera, da cui emerge chiaramente la paura della malattia, l'inaspettata esperienza del trapianto, le inquietudini che questo porta con sé ma anche il grande senso di riconoscenza e gratitudine verso chi ha reso possibile un grande dono.
«Quasi due anni, quasi due anni sono passati da quel giorno, quel giorno in cui con molta paura ho affrontato il trapianto di cornea. Strana la vita, mai avrei pensato che un giorno fossi io la trapiantata, io che all'età di 18 anni senza esitare mi sono iscritta all'Aido. Tutto sembra e suona strano. Una parte del tuo corpo anche se piccola,"ospitare" una parte di un'altra persona, di un bambino, un ragazzo, un signore, chissà...
Molto spesso mi chiedo chi sia la persona e i suoi familiari che in un momento di profondo dolore e sconforto siano riusciti a prendere una decisione così importante. Un "gesto", se così si può definire, estremamente forte, per dare la possibilità a chi ne ha bisogno di condurre una vita normale. Molte volte ho pensato di voler conoscere i familiari, per poterli ringraziare, ma al tempo stesso la paura di non trovare le parole adatte.
A tutte le famiglie che nel loro dolore hanno donato uno spiraglio di speranza e la gioia di poter vedere il sole, un arcobaleno, un GRAZIEEEE immenso pieno d' amore».
Lettera Firmata
*Foto in alto: "L'arte del mondo" di Ng Yuin Fong. Concorso fotografico "L'emozione di vedere"
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