
LAURA: «TRAPIANTO E RICERCA HANNO SALVATO I MIEI OCCHI»

QUANDO LA PAROLA "TRAPIANTO" E' SINONIMO DI LAVORO, AUTONOMIA, SERENITA. L'ESPERIENZA DI LAURA, IL DONO RICEVUTO E LA POSSIBILITA' DI TORNARE A VEDERE GRAZIE ANCHE AI RISULTATI DELLA RICERCA
«Avevano detto che ci sarebbero voluti degli anni, che la malattia sarebbe progredita lentamente. Invece è accaduto tutto di fretta. La vista il pomeriggio cominciava ad annebbiarsi, anche al lavoro gli occhi erano sempre più stanchi, i mal di testa ricorrenti. Ci vedevo sempre meno. Per fortuna le mie dottoresse sono state molto tempestive…».
Laura De Lazzari ha fatto due trapianti nel giro di un anno. Oggi è tornata a vedere nove decimi – era arrivata a due - ed ha una vita normale che le consente di continuare a lavorare. E quando pensa a chi ringraziare, oltre ai suoi donatori si appella alla professionalità e all’umanità dei medici - “le sue dottoresse” - e anche ai ricercatori, visto che la tecnica utilizzata per i suoi due trapianti viene proprio dagli ultimi studi portati avanti dalla Banca degli Occhi insieme agli oculisti oftalmologi.
«Quando ho fatto il 730 ho voluto devolvere il mio 5 per mille alla ricerca, mio figlio si sta laureando in medicina – continua Laura – e inoltre quando penso alla ricerca, penso ai miei occhi, alla mia vista che nei tempi successivi al trapianto diveniva ogni giorno più limpida».
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